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  1. Aumento delle detrazioni per investimenti in Startup Innovative
  2. Modifiche agli iper-ammortamenti
  3. Credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo
  4. Credito d’imposta per la Formazione 4.0
  5. Voucher a fondo perduto per consulenze specialistiche
  6. Ampliamento platea beneficiari agevolazioni “Resto al Sud”

Con la legge di Bilancio 2019 sono state riviste ed integrate le misure previste per Industria 4.0 e per le startup innovative. Di seguito vengono rappresentate le principali novità, valide per aziende e persone fisiche.

 

  1. Aumento delle detrazioni per investimenti in Startup Innovative

La manovra di Bilancio ha previsto un aumento, dal 30% al 40%, delle agevolazioni per investimenti in startup innovative. In particolare, sempre che le partecipazioni siano mantenute per almeno 3 anni:

– Per le persone fisiche che investono nel capitale è prevista una detrazione d’imposta del 30% ai fini Irpef;

– Per le società è prevista una deduzione del 30% dalla base imponibile ai fini IRES.

Inoltre, l’agevolazione è stata aumentata al 50% per le società di capitali che acquisiscono l’intero capitale sociale della startup innovativa. Tali agevolazioni, tuttavia, devono essere autorizzate dalla Commissione Europea.

 

  1. Modifiche agli iper-ammortamenti

Per gli investimenti in beni pluriennali innovativi, la Legge 232 del 2016 aveva previsto una agevolazione che consiste nella possibilità di ammortizzare il costo di tali beni al 250% anziché al 100% (vedi elenco dei beni agevolabili nell’Allegato A).

La Legge di Bilancio 2019 ha mantenuto l’agevolazione per i beni acquistati:

– Entro il 31.12.2019;

– Oppure entro il 31.12.2020, purché entro il 31.12.2019 sia effettuato l’ordine e sia stato pagato almeno il 20% del costo di acquisizione.

Tuttavia è stata ridotta l’intensità di agevolazione come segue:

– La maggiorazione è del 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

– La maggiorazione è del 100% per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro;

– La maggiorazione è del 50% per gli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro.

Infine, è confermata la maggiorazione del 40% per l’acquisto di beni immateriali di cui all’Allegato B della legge 232/2016 (es. software,  sistemi,   piattaforme   e  applicazioni   per    la progettazione). Sono agevolabili anche i canoni per l’accesso ai predetti beni immateriali tramite cloud computing.

 

  1. Credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo

Consiste in un’agevolazione fiscale, sotto forma di detrazione d’imposta del 50%, che spetta alle imprese che sostengono spese in ricerca e sviluppo almeno pari ad Euro 30.000.

Con la Manovra 2019 la detrazione viene ridotta al 25% . Il tetto massimo delle spese agevolabili per ogni anno ammonta a 10 milioni di euro.

L’agevolazione del 50% rimane valida per le spese relative al personale dipendente direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo e per i contratti stipulati con università, centri di ricerca e startup innovative.

Anche le spese per impianti, materiali, forniture e altri prodotti direttamente impiegati in ricerca e sviluppo sono agevolabili.

La fruibilità del credito d’imposta è possibile solo previa relazione tecnica dell’impresa sulle finalità dell’attività di ricerca e sviluppo e certificazione delle spese* da parte di un revisore legale dei conti.

 

  1. Credito d’imposta per la Formazione 4.0

L’agevolazione, disposta con l’articolo 1, co. 46 – 56 della Legge 205/2017, consiste in un credito d’imposta per i corsi formativi messi a disposizione delle aziende per i loro dipendenti in ambito di tecnologia e digitalizzazione.

Il Bonus è stato prorogato fino al 31.12.2019, l’intensità di agevolazione prevista è:

  • Credito d’imposta del 50%per le piccole imprese fino a 300.000 euro di spesa annuale;
  • Credito d’imposta del 40%per le medie imprese fino a 300.000 euro di spesa;
  • Credito d’imposta del 30%per le grandi imprese fino a 200.000 euro di spesa.

 

  1. Voucher a fondo perduto per consulenze specialistiche

La disposizione è di nuova introduzione e prevede la concessione di contributi a fondo perduto per le PMI che acquisiscono consulenze finalizzate alla trasformazione tecnologica, alla digitalizzazione oppure all’ammodernamento degli assetti gestionali ed organizzativi dell’impresa, compresa l’assistenza per l’accesso ai mercati finanziari.

Il Voucher è concesso per gli anni 2019 e 2020 in misura pari al 50% dei costi sostenuti, entro il limite massimo di 40 mila Euro.

Per le medie imprese il contributo è pari al 30% dei costi, con limite massimo di 25 mila Euro.

In caso di partecipazione ad un contratto di rete, il contributo è riconosciuto nella misura del 50% dei costi sostenuti, fino ad un limite di 80 mila Euro.

I contributi sono subordinati alla sottoscrizione di contratti di consulenza tra le aziende ed una delle società di consulenza (o manager) iscritti in un apposito elenco del Ministero dello Sviluppo Economico.

 

  1. Ampliamento platea beneficiari agevolazioni “Resto al Sud”

E’ stato elevato da 35 a 45 il limite massimo d’età per beneficiare dell’agevolazione “Resto al Sud”.

Inoltre, è stata estesa ai liberi professionisti la possibilità di partecipare (fino ad oggi esclusi).

L’agevolazione sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno.

E’ possibile richiedere le agevolazioni (concesse da Invitalia) per finanziare le seguenti attività:

  • Produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • Fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • Turismo;
  • Attività professionali.

Sono escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.

 

*Se vuoi verificare il possesso dei requisiti per beneficiare delle suddette agevolazioni contattaci. I soci dello Studio CFLC ti forniranno tutto il supporto necessario, sia a livello teorico che pratico, certificazione delle spese per la fruizione del credito d’imposta compresa.
Compila il form per richiedere un preventivo.


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