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Il Decreto Rilancio, nel predisporre una serie di misure a favore delle imprese, contenute per lo più nel Titolo II del D.L. 34/2020, dedica un’attenzione particolare alla categoria delle Startup Innovative. 

Quali sono le misure previste a sostegno del motore imprenditoriale italiano? Tra tutte, la capofila è Smart&Start Italia, l’incentivo introdotto nel 2014 e rafforzato ad opera del Decreto Rilancio del 19 maggio 2020, attraverso un ulteriore finanziamento (art. 38 D.L. 34/2020 – “Rafforzamento dell’ecosistema delle start-up innovative“)

 

 

Premesse

 

Il decreto opera lungo due direttrici, rafforzando la dotazione finanziaria e la capacità di azione del programma, mediante l’implementazione dei fondi stanziati, per un totale di 100 milioni di euro

Quando entra in gioco il supporto dello Stato col programma Smart&Start Italia? Non solo durante la fase iniziale, in cui le imprese di nuova costituzione hanno bisogno di maggiore liquidità per inserirsi nel mercato. 

Lo strumento S&S viene innovato. Come? È prevista la possibilità di apporti di capitale da parte di investitori privati e istituzionali. Lo scopo ultimo è favorire l’incontro tra le imprese in questione e gli “ecosistemi per l’innovazione”, mediante l’ingresso di privati nel capitale sociale. 

Saranno destinati 10 milioni, per l’anno 2020, per la concessione di contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi offerti da incubatori, acceleratori, università innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati che operano a favore dello sviluppo di imprese innovative, purché rientranti negli aiuti “de minimis”. Difatti, i piani d’impresa (vedi punto 2) possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.

 

1. Smart&Start Italia: a chi si rivolge?

 

Chi può presentare richiesta? Le startup innovative con sede in Italia iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Inoltre, è necessario che:

  • siano costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda;
  • siano classificabili come “di piccola dimensione”.

Possono richiedere il finanziamento anche le startup innovative non ancora costituite. Ciò vuol dire che la presentazione della richiesta sarà effettuata dalla persona fisica. La condizione è che la costituzione della società avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Infine, nella categoria dei soggetti ammessi all’incentivo, rientrano anche le imprese straniere, a patto che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.

 

2. Progetti e piani d’impresa

 

Dal punto di vista pratico, focalizziamo l’attenzione sui progetti agevolabili. Si fa riferimento ai piani di impresa aventi ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi. Tali attività devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  • sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
  • valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).

NB: I piani di impresa devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

L’importo finanziabile è compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro. Le categorie di spesa che possono essere oggetto di finanziamento sono:

  • Le immobilizzazioni, sia materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, o tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, funzionali all’attività d’impresa, sia immateriali, come brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • I servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, strumentali alla produzione dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
  • I costi di personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo (in possesso dei requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012).

 

3. Le agevolazioni 

 

Le startup che presentano domanda di agevolazione possono ottenere: 

  • Finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili.

Va precisato che l’importo del finanziamento può raggiungere il 90% se la startup è costituita per intero da donne e/o da giovani di età non superiore ai 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
Il finanziamento ha durata massima di 10 anni.
Inoltre, per le startup innovative aventi sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il finanziamento agevolato è restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo concesso per le spese del piano di impresa.

  • Servizi di tutoraggio: le startup innovative costituite da non più di 12 mesi possono fruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale, scelti a seconda delle caratteristiche delle singole startup. 

per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia il valore dei servizi di tutoring è pari a 15.000 euro; mentre per quelle aventi sede nel restante territorio nazionale è pari a 7.500 euro.

 

4. La procedura 

 

Invitalia Spa si occuperà degli adempimenti tecnici e amministrativi e, in particolare, dell’esame delle domande, della concessione e dell’erogazione delle agevolazioni, nonché della successiva attività di monitoraggio e controllo.

L’istruttoria dei piani d’impresa segue una serie di criteri di valutazione, (circ. n. 439196/2019):

  1. Adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;
  2. Carattere innovativo dell’idea alla base del piano di impresa, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive;
  3. Sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, anche tenuto conto delle prospettive del mercato di riferimento al quale l’impresa proponente rivolge la propria offerta, ovvero del potenziale nuovo mercato individuato;
  4. Fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.

Per la presentazione della domanda, in via telematica, collegati sul portale dedicato di Invitalia.

Scarica la modulistica, a seconda che si tratti società costituita o meno.

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Ti ricordiamo, infine, che tra i nostri Servizi è disponibile una sezione dedicata alle Startup Innovative e alla Finanza Agevolata. Dai un’occhiata per avere maggiori informazioni e scegliere la consulenza più adatta alle tue esigenze. Rilanciamo l’imprenditoria italiana!


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