L’analisi di bilancio e la pianificazione finanziaria da sempre ricoprono un ruolo centrale nella funzione di finanza aziendale.
L’imminente entrata in vigore del nuovo Codice della crisi di impresa, poi, ha di fatto reso obbligatorio un monitoraggio e una pianificazione dinamica dell’attività imprenditoriale, anche per le PMI!
Analisi di bilancio: gli indici
In un futuro quanto mai prossimo, sarà necessario focalizzare l’analisi di bilancio principalmente sugli aspetti finanziari, economici e patrimoniali. Gli indicatori che ne conseguono avranno il compito di individuare (o, laddove possibile, prevenire) situazioni di squilibrio.
Gli indici di bilancio, spiega il legislatore, dovranno evidenziare la sostenibilità dei debiti per – almeno – i sei mesi successivi, oltre che l’esistenza delle prerogative di continuità aziendale.
Viene da se, che l’analisi dovrà essere effettuata costantemente, con cadenza almeno semestrale, e che quindi i dati contabili dovranno essere più che mai aggiornati affinché tali indicatori siano attendibili.
Pianificazione finanziaria: quanto è importante?
Unitamente all’analisi di bilancio, riveste la medesima importanza anche un’efficace pianificazione finanziaria, anch’essa volta a prevenire o individuare possibili situazioni di squilibrio, nello specifico relativi al c.d. cash flow.
Anche in questo caso il legislatore, nella citata riforma, ha voluto individuare come sintomo inequivocabile di uno stato di crisi i reiterati e significativi ritardi nei pagamenti, ad esempio nei confronti dei fornitori, dei dipendenti e dell’erario.
Se vuoi approfondire la questione relativa allo stato di crisi dell’impresa, ti consigliamo questo articolo sugli assetti organizzativi, al centro della riforma fallimentare.
Veniamo ora alle buone notizie, ossia quelle previste per l’imprenditore che, dotatosi di efficaci sistemi di pianificazione e controllo interni (Analisi di Bilancio e Pianificazione finanziaria in primis) riesce a fronteggiare ed individuare tempestivamente le situazioni di difficoltà.
In questo scenario sono sancite misure premiali in termini di responsabilità dell’imprenditore e di agevolazioni su sanzioni ed interessi per quanto riguarda i debiti di natura tributaria.
Si chiede, in conclusione, un vero e proprio cambio culturale, da parte del piccolo e medio imprenditore che dovrà cogliere l’opportunità di questo cambio di visione che mira ad un approccio di tipo strategico-preventivo che sicuramente può apportare notevoli benefici nell’attività aziendale.
Da dove partire per rendere concreto questo atteggiamento di “prevenzione”, eventuale gestione del rischio e relativa risoluzione? Prestare attenzione a quelli che sono gli elementi chiave della situazione economico-finanziaria dell’impresa sicuramente è il primo accorgimento per una gestione d’impresa efficiente. Rivolgersi agli addetti ai lavori, commercialisti professionisti, riduce il rischio di squilibri e apre la porta a una serie di situazioni – in termini di agevolazioni e benefici – possono senza dubbio rivelarsi a favore dell’imprenditore.
Consulta la sezione dedicata ai nostri servizi di consulenza. Orientarsi tra analisi di bilancio e strumenti di pianificazione finanziaria non è semplice, per questo puoi rivolgerti ai professionisti dello Studio CFLC.
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