È stato approvato il Family Act in Consiglio dei Ministri, il disegno di legge con “Deleghe al governo per l’adozione dell’assegno universale e l’introduzione di misure a sostegno della famiglia”.
Oltre a queste ultime, in cui rientrano l’assegno universale per figli under 18 (per figli disabili senza limiti d’età), i contributi per le rette degli asili nido, il riordino dei congedi parentali, il Family Act prevede anche una serie di detrazioni per famiglie che sostengono spese per l’educazione, agevolazioni per affitti e prima casa (riservato a coppie under 35) e incentivi per il lavoro femminile.
Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri dello scorso 11 giugno, il pacchetto di misure sarà esaminato dal Parlamento e dal Governo, ai fini della sua approvazione. Le scadenze e le tempistiche cambieranno in dipendenza degli eventuali emendamenti proposti.
Le agevolazioni fiscali del D.D.L.
Composto da 8 articoli, approfondiamo in primis le agevolazioni fiscali inserite – ad oggi – nel D.D.L.. Esse operano sulle spese sostenute per acquistare libri universitari e per pagare affitti a figli maggiorenni a carico iscritti a un corso di laurea.
Inoltre – a sostegno delle giovani coppie – sono riconosciute agevolazioni per l’affitto della prima casa. La condizione è che almeno uno dei componenti sia under 30 al momento della presentazione della domanda.
Inoltre, il disegno di legge delega che ha ricevuto il via libera dal CdM prende in considerazione anche i nuclei con colf, badanti, baby sitter o addetti all’assistenza di familiari non autonomi – assunti con contratto di lavoro subordinato. Essi hanno diritto a una detrazione o deduzione di una percentuale delle spese sostenute ( in base alla situazione economica familiare, determinata in relazione all’ISEE).
A ciò si aggiunga la modulazione graduale della retribuzione del lavoratore in caso di astensione dal lavoro per malattia del figlio e i premi per i datori di lavoro che favoriscono l’adozione di modalità di lavoro agile (smart working, lavoro flessibile, etc).
Le misure riservate alle lavoratrici
Un occhio di riguardo per le madri lavoratrici, a cui è rivolta una delle misure più rilevanti del Family Act 2021. Si tratta dell’indennità integrativa del 30% per madri lavoratrici, erogata dall’Inps al termine del periodo di congedo obbligatorio, nel momento in cui rientrano al lavoro.
Infine, una quota di riserva della dotazione del Fondo di Garanzia per le PMI sarà riservata al lancio di startup femminili e all’accompagnamento per i primi 2 anni.
Se vuoi seguire l’iter riguardante il Family Act e la sua definitiva approvazione, segui Studio CFLC sulla pagina Facebook ufficiale. I professionisti ti aggiorneranno strada facendo sulle novità rilevanti e sulle questioni di tuo interesse.