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Il Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020) prevede una serie di misure a supporto dell’economia italiana, per favorire la ripresa economica, il riavvio delle attività lavorative e lo sviluppo delle imprese.

Vogliamo fornirvi una panoramica sui principali interventi previsti dal Governo a favore delle imprese, sostanzialmente contenute nel Titolo II, rubricato “Sostegno alle imprese e all’economia”.

 

PER LE IMPRESE

 

Contributo a fondo perduto (art. 25). Esso è erogato dall’Agenzia delle Entrate e viene calcolato facendo riferimento al fatturato dell’azienda. Se è stato registrato un calo superiore al 33% nel mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019, l’impresa ha diritto al beneficio. I parametri sono i seguenti:

  • (A partire da) duemila euro per le società e mille euro per le imprese individuali;
  • 20% per le imprese con fatturato fino a 400 mila euro;
  • 15% per le imprese con fatturato superiore a 400 mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 10% per le imprese con fatturato da 1 a 5 milioni di euro.

Abolizione IRAP (art. 24). Il Decreto Rilancio dispone la cancellazione del saldo e del primo acconto, il cui versamento era fissato nei mesi di giungo e luglio 2020, per le imprese con un fatturato di massimo 250 milioni di euro annui.

Ricapitalizzazione delle imprese. Al fine di finanziare le imprese italiane, in difficoltà finanziaria a causa dell’inattività, il D.L. 34/2020 ha previsto un sostegno specifico per le società che hanno un fatturato maggiore di 5 milioni di euro all’anno (fino a 50 milioni) e che hanno registrato un calo del fatturato superiore al 33% a marzo e aprile 2020. 

In particolare, l’aumento di capitale può avvenire mediante:

  • la deducibilità/detraibilità – sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche che decidono di finanziare – del 20% della somma investita nel capitale sociale. L’investimento massimo che può essere oggetto di detrazione/deduzione non può superare i 2 milioni di euro e va mantenuto almeno fino al 2023.
  • l’intervento dello Stato con l’acquisizione di strumenti partecipativi. A tal fine è stato istituito, infatti, un apposito Fondo per il Patrimonio PMI.

Ulteriori misure di sostegno

 

Pagamenti della Pubblica Amministrazione. Verranno saldati i debiti commerciali che Enti locali, Regioni e Province autonome hanno nei confronti delle imprese, a copertura dei quali sono stati stanziati 12 miliardi di euro.

Bollette elettriche (art. 30). Per le utenze non domestiche in bassa tensione è previsto l’azzeramento degli oneri di sistema delle bollette della luce dell’anno 2020. Per oneri di sistema si intende l’insieme dei costi inseriti in bolletta a copertura delle spese generali del sistema elettrico, il cui totale nell’anno 2018 è stato pari a circa 13 miliardi di euro. In particolare, si calcola che per le PMI tali oneri incidono sul costo finale della bolletta per il 30%.

Per approfondire gli interventi pensati ad hoc per le PMI e le Startup, quali l’incremento del Fondo di Garanzia, quello per il Venture Capital e i contributi spettanti alle Startup innovative (art. 38), dai un’occhiata all’articolo PMI e Startup innovative: quali misure prevede il Decreto Rilancio?

 

Per imprenditori, artigiani e professionisti

 

Credito d’Imposta sugli affitti (art. 28). Nel Decreto Rilancio si fa riferimento agli immobili destinati ad attività commerciali, per cui è riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% sul canone di locazione. Il credito spetta agli imprenditori, ma anche alla categoria degli artigiani e dei professionisti. Il periodo di riferimento comprende i mesi di aprile, maggio e giugno. 

Tra i requisiti per avere diritto al credito, è fissata una soglia-limite: i soggetti beneficiari non devono avere ricavi superiori ai 5 milioni di euro e l’attività deve aver subito un calo maggiore del 50% ad aprile 2020. Mentre per le strutture alberghiere non opera il requisito relativo al volume d’affari.

È importante precisare che il credito può essere utilizzato in compensazione oppure ceduto, sia al locatore che ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari.

First Playable Fund. Destinato alle imprese del settore dell’intrattenimento digitale, è istituito presso il MISE il First Playable Fund finalizzato al sostegno della produzione italiana di prodotti multimediali. 

Grazie al Fondo, via alla concessione di contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili e fino a 200 mila euro a prototipo. In tal modo, le aziende del comparto potranno presentare progetti di sviluppo a editori o investitori. I finanziamenti ottenuti potranno essere utilizzati per la produzione del prodotto finale e la distribuzione sul mercato.

Lotta alla delocalizzazione (art. 43). Per tutelare i lavoratori e, in genere, permettere che l’attività di impresa prosegua, è costituito presso il MISE, un apposito Fondo “per la salvaguardia dei livelli occupazionali”. In caso di crisi aziendali e di ipotesi di delocalizzazioni, sarà possibile attingere ai 100 milioni di euro in dotazione. è previsto un limite di accesso dei 250 dipendenti, che non opera per i marchi storici italiani, che avranno un accesso privilegiato.

Le misure del Decreto Rilancio, composto da più di 250 articoli, saranno oggetto di trattazione dettagliata. Segui Studio CFLC per non perderti le novità. 


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