Posta la possibilità di accedere al superbonus al 110% introdotto con il D.L. 34/2020, da circa 10 anni il Governo ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, quali il Bonus Casa e il Bonus Mobili, rinnovati di anno in anno.
Bonus Casa 2020: le linee-guida
Il bonus casa per Ristrutturazioni edilizie prevede una detrazione dall’Irpef del 50% per le spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2020, con un tetto massimo pari a 96.000 euro per ogni immobile.
L’agevolazione ha ad oggetto i lavori di ristrutturazione effettuati sull’abitazione. Tant’è che l’immobile deve essere esistente e deve avere destinazione d’uso residenziale. Invece, se la ristrutturazione riguarda parti comuni di edifici condominiali, la spesa verrà divisa in base ai millesimi.
In ogni caso la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Se la quota annua della detrazione supera l’imposta Irpef, l’importo eccedente non può essere recuperato, né richiesto un rimborso né conteggiato per l’anno successivo.
Oltre alla spesa per la realizzazione vera e propria dei lavori è possibile considerare anche gli altri costi relativi agli interventi come le spese per la progettazione, la messa in regola degli edifici, l’acquisto dei materiali, le perizie e gli oneri di urbanizzazione.
In aggiunta, è possibile beneficiare della detrazione – sempre del 50% – anche per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe superiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di abitazioni ristrutturate. Per i condizionatori, invece, è prevista un’aliquota dal 50% al 110% a seconda degli interventi. Ne approfondiamo di seguito i tratti costitutivi.
I beneficiari del Bonus Casa
Per quanto riguarda i soggetti che possono avere accesso alla misura agevolativa, la platea dei beneficiari comprende tutti i contribuenti assoggettati all’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche), residenti o meno in Italia.
Inoltre, il soggetto può essere il proprietario dell’immobile oppure il titolare di diritti di godimento sull’immobile stesso. Vi rientra, dunque, anche il familiare o convivente del possessore o detentore dell’immobile, nonché l’acquirente di un immobile se è stato già registrato il compromesso.
Con riferimento al primo, egli avrà diritto al bonus ristrutturazioni se sostiene le spese dei lavori. Di conseguenza, è necessario che bonifici e fattura siano a lui intestati.
A differenza dell’Ecobonus al 65% o al 110, per ottenere il bonus casa non è obbligatorio l’APE – Attestato di Prestazione Energetica.
L’invio delle informazioni deve avvenire sull’apposito sito web entro 90 giorni a partire dalla data di fine dei lavori o del collaudo.
Bonus Mobili: come funziona?
Come anticipato poc’anzi, nel caso in cui si fruisca del bonus ristrutturazioni, è possibile ottenere anche la detrazione sull’acquisto dei mobili nuovi (da cui è escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni e tende e altri arredi) e di grandi elettrodomestici Con classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni) della medesima casa oggetto dei lavori.
L’importo massimo della spesa complessiva sostenuta per i mobili è pari a 10.000 euro, detraibili in 10 quote annuali di pari importo.
I documenti di cui il contribuente deve essere in possesso sono le fatture e le ricevute dei pagamenti relativi alle spese sostenute. A ciò si aggiungono:
- La domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito);
- Le ricevute di pagamento dell’imposta comunale, se dovuta;
- La delibera dell’assemblea di approvazione dei lavori (per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali);
- La dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi;
- Le eventuali concessioni e/o autorizzazioni nel caso siano richieste dalle vigenti leggi sull’edilizia.
Qui puoi consultare l’articolo dedicato al risparmio energetico e alle relative detrazioni fiscali spettanti. Ti forniamo una panoramica di tutte le spese detraibili dal Modello 730. Di anno in anno, spesso, le varie misure subiscono modifiche. Ti consigliamo di seguire Studio CFLC sulla pagina Facebook ufficiale per non perderti i prossimi aggiornamenti.