Tra le novità del Decreto Rilancio, figura anche un beneficio che riguarda l’Imu 2020 e, in particolare, la prima rata. Esso consiste in una esenzione, per la quale – ad opera del D.L. 34/2020 – è stata ampliata la platea dei potenziali beneficiari. Di conseguenza, coloro che hanno già effettuato il pagamento (lo scorso giugno) e che, ad oggi, hanno il diritto di fruire dell’esenzione della prima rata Imu 2020, potranno ottenere il rimborso.
Approfondiamo i soggetti che sono stati inclusi tra gli aventi diritto all’esenzione Imu 2020.
È opportuna una premessa: il Decreto Rilancio, nella sua prima versione, aveva già previsto l’esenzione per gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali o stabilimenti termali.
Lo stesso discorso è valido anche per gli immobili appartenenti alla categoria catastale D/2 (cioè pensioni e alberghi con scopo di lucro) e per gli immobili adibiti ad agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù e campeggi. La condizione richiesta è che i proprietari degli immobili rivestano anche il ruolo gestori delle attività turistiche elencate.
Esenzione IMU 2020: nuovi beneficiari
Oggi l’estensione riguarda – oltre i soggetti operanti nel turismo – anche coloro che fanno parte dei settori sportivi e fieristici.
Cosa succede alle imprese del comparto in questione che hanno già versato l’account nel mese di giugno? L’ampliamento della platea dei destinatari della misura è divenuta effettiva con la conversione in legge, motivo per cui le imprese del settore sportivo e fieristico hanno diritto al rimborso di quanto pagato, che avrà luogo al momento del saldo previsto per il mese di dicembre.
Situazione diversa per coloro che non hanno ancora pagato, perché – in qualità di residenti in uno dei Comuni più colpiti dall’emergenza Covid-19 – hanno avuto la possibilità di prorogare il termine ultimo per il versamento della prima rata Imu 2020. Tali soggetti potranno usufruire dell’esenzione, a condizione che appartengano a una delle categorie di cui sopra (aziende operanti nel turismo, del settore sportivo e fieristico).
Sconto IMU 2020: come funziona?
Le buone notizie sull’Imu 2020 non finiscono qui. Infatti, nel D.L. del 19 maggio 2020 n. 34 è previsto un vero e proprio sconto nel caso di domiciliazione bancaria. Cosa significa? È stato definito “Premio a chi paga” e riguarda l’ipotesi in cui il pagamento dell’Imu viene effettuato con l’addebito in conto corrente. Infatti, i sindaci possono destinare un premio nel caso in cui il cittadino proceda al versamento di alcuni tributi mediante la domiciliazione bancaria. Sarà, quindi, facoltà dei singoli Comuni applicare o meno tale sconto con una propria delibera.
Optando per l’addebito diretto in conto corrente, si avrà diritto a uno sconto fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali, tra cui rientra appunto l’Imu (ma anche Tari e Tasi).
Il pagamento Imu 2020 si divide in due rate: 16 giugno e 16 dicembre. Verifica se il tuo Comune applica lo sconto ed, eventualmente, valuta l’opzione della domiciliazione bancaria per ottenere il premio.
Ad ogni modo ti consigliamo sempre di approfondire le scadenze fiscali valide per l’anno in corso poiché, data la situazione di emergenza dovuta al Covid-19, numerosi termini per i versamenti 2020 sono slittati. Segui Studio CFLC: ti aggiorneremo sulle modifiche.
Infine, ti ricordiamo che sono esenti gli immobili adibiti ad abitazione principale che rientrano nelle seguenti categorie catastali:
- A/2 abitazioni di tipo civile;
- A/3 abitazione di tipo economico;
- A/4 abitazioni di tipo popolare;
- A/5 abitazioni di tipo utrapopolare;
- A/6 abitazioni di tipo rurale;
- A/7 villini.
Mentre, quelli iscritti in Catasto alle categorie A/1, A/8 e A/9, (cioè case signorili, ville e castelli) sono soggetti al pagamento dell’Imu.