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La fase di compilazione del Modello 730 è in corso per numerosi contribuenti italiani. Tra i vari documenti sulla base dei quali procedere alla Dichiarazione dei Redditi, ci sono quelli che attestano le spese deducibili e le spese detraibili sostenute nell’anno precedente – per sé o per i propri familiari a carico dal punto di vista fiscale.

Viene operata una vera e propria sottrazione. Cosa vuol dire? Lo Stato riconosce  una detrazione dall’imposta (lorda) o una deduzione dal reddito complessivo.

 

Un riepilogo delle spese detraibili e deducibili

 

Una volta chiarite le linee fondamentali, passiamo all’elenco delle spese detraibili dal 730:

  • Spese mediche;
  • Interessi passivi dei mutui;
  • Spese di istruzione (non universitarie e universitarie);
  • Spese funebri;
  • Spese per attività sportive praticate dai ragazzi;
  • Spese veterinarie;
  • Spese di ristrutturazione e risparmio energetico;
  • Spese per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici;
  • Erogazioni liberali a popolazioni colpite da calamità o eventi straordinari;
  • Erogazioni liberali ad associazioni sportive dilettantistiche;
  • Erogazioni liberali a società di mutuo soccorso;
  • Erogazioni liberali ad associazioni di promozione sociale;
  • Erogazioni liberali a favore delle attività culturali ed artistiche.

Per poi procedere con la lista delle spese deducibili:

  • Contributi previdenziali e assistenziali;
  • Assegni periodici corrisposti all’ex coniuge;
  • Contributi previdenziali per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
  • Contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose;
  • Spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità;
  • Contributi versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale;
  • Contributi alle ONG riconosciute idonee che operano con i paesi in via di sviluppo;
  • Erogazioni liberali a Onlus, enti universitari, di ricerca.

 

Focus sulla casa

È prevista la detraibilità di una serie di spese per l’anno 2020 relative alla casa. Esse riguardano:

  • Gli interessi passivi del mutuo nel 2020
  • La provvigione pagata all’agenzia immobiliare
  • L’affitto di casa 
  • L’affitto degli studenti fuori sede
  • Il risparmio energetico
  • Le spese di ristrutturazione
  • Il bonus mobili
  • Il bonus verde 

Trattiamo di seguito i primi quattro punti, per approfondire i successivi nel prossimo articolo. Segui Studio CFLC per restare aggiornato.

GLI INTERESSI PASSIVI DEL MUTUO

Nel modello 730 è possibile indicare gli interessi passivi del mutuo prima casa da portare in detrazione. 

Lo sconto fiscale è pari al 19% della spesa sostenuta. Il limite massimo è fissato a 4 mila euro, sotto forma di interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione legate a clausole di indicizzazione per i mutui prima casa. 

Chi può detrarre? In primis l’intestatario – sia della casa che del mutuo. Nel caso di coniugi cointestatari, essi possono detrarre in parti uguali. Eccezion fatta per l’ipotesi in cui uno dei due sia fiscalmente a carico dell’altro: in tal caso quest’ultimo potrà portare in detrazione il 100% degli interessi.

 

LA PROVVIGIONE DELL’AGENZIA IMMOBILIARE

Tra le spese detraibili dal Modello 730, rientra anche la provvigione versata all’agente immobiliare che ha curato la pratica di mediazione con il venditore dell’immobile. Lo sconto fiscale spettante a chi ha acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale è pari al 19%. Il tetto massimo è di mille euro. Ciò che conta è che la compravendita si sia conclusa. Nell’ipotesi di stipula del contratto preliminare, è comunque possibile beneficiare della detrazione se l’atto in questione è stato registrato a norma di legge.

Va precisato che la detrazione spetta esclusivamente all’acquirente dell’immobile – e non alla parte venditrice.

Infine, se più soggetti hanno effettuato l’acquisto dell’unità immobiliare in questione, la detrazione va ripartita tra i comproprietari in base alla percentuale di proprietà – tenendo sempre presente il limite di mille euro.

 

L’AFFITTO DI CASA

In genere, l’affitto dell’abitazione principale può sempre essere portato in detrazione. La misura della detrazione è del 19% e spetta in misura forfettaria in base alla durata della locazione. L’ammontare va da un minimo di 150 euro a un massimo di 300 euro, a seconda del reddito complessivo del conduttore.

Oltre a tale ipotesi, per cui la misura della detrazione varia a seconda della tipologia del contratto stipulato tra inquilino e proprietario, che può optare la cedolare secca o seguire il regime di tassazione ordinario, vi sono altri casi previsti dalla legge riguardanti la detrazione dei canoni di locazione di un immobile adibito ad abitazione principale (cioè quella dove il contribuente ha fissato la sede della propria dimora abituale). Essa è destinata a:

  • Lavoratore dipendente che trasferisce la sua residenza per motivi di lavoro;
  • Inquilini a basso reddito; 
  • Giovani under 30 (di età compresa tra i 20 e i 30 anni);
  • Inquilini di alloggi sociali.

Nel caso in cui un soggetto rientri contemporaneamente in più categorie di cui sopra, va precisato che le detrazioni non sono cumulabili tra loro, ma egli potrà scegliere quella che considera più favorevole.

 

L’AFFITTO DI STUDENTI FUORI SEDE

La detrazione dell’affitto degli studenti fuori sede nel 730 è pari al 19% su un importo massimo di 2.633 euro. È necessario che si tratti di spese sostenute dagli studenti universitari iscritti a un corso di laurea di un’università situata in un Comune diverso da quello di residenza: la distanza dev’essere pari o superiore a 100 km. 

Questo articolo sulle spese detraibili si è rivelato utile? Adesso che hai le idee più chiare, sai quali documenti raccogliere per recarti dal tuo Commercialista di fiducia. Tieni a portata di mano:

  1. Per gli interessi passivi da portare in detrazione, il contratto di mutuo siglato con l’istituto bancario;
  2. Per la provvigione dell’agenzia, la fattura che attesti l’avvenuto pagamento;
  3. Per la detrazione degli affitti, i contratti di locazione (registrati presso l’Agenzia delle Entrate), l’Autocertificazione per dimostrare l’utilizzo dell’immobile come abitazione principale e le quietanze di pagamento dei canoni di locazione.

Le spese da portare in detrazione fiscale dovranno essere inserite in sede di compilazione del Quadro E – Oneri e spese.

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