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Hai mai sentito parlare di equity crowdfunding? Si tratta di una modalità di raccolta fondi e rappresenta un mercato in costante crescita. 

Se sei membro di una startup o stai lavorando per costituirne una, non puoi non conoscere tutte le potenzialità dell’equity crowdfunding. Se invece fai parte della platea di investitori, interessati nel finanziare neo realtà meritevoli e – perchè no – trarne profitto, il mercato dell’equity crowdfunding può essere piuttosto interessante per i tuoi affati.

L’Italia ha battuto sul tempo tutti gli altri Stati, poiché è stato il primo in Europa a regolamentarla nel 2013 (con la delibera n. 18592), con particolare riferimento alle startup – prima – e alle pmi non innovative, in un secondo momento. Il regolamento iniziale (insieme al quadro legislativo, formato da 25 articoli racchiusi nella “Raccolta di capitali a rischio da parte di imprese e start-up innovative tramite portali online”), infatti, è stato oggetto di varie modifiche ad opera della Consob, fino alla sua versione definitiva “Regolamento sulla raccolta di capitali tramite portali online”.

 

Equity Crowdfunding: cos’è e come funziona?

 

Come funziona l’equity crowdfunding? Ruota tutto intorno al concetto di investimenti su imprese che mostrano di essere altamente competitive e di avere un ottimo potenziale di crescita. All’investimento corrisponde una parte delle quote del capitale della startup, così divenendone soci. 

Nel momento in cui la startup su cui si punta risulta vincente, le relative azioni aumentano di valore. Di conseguenza, colui che le possiede ha due alternative: può venderle, così da ricavarne un profitto, oppure incassare i dividendi. 

I numeri raggiunti nel 2019 hanno superato di gran lunga i risultati del 2018. Alla data dello scorso giugno 2019 è stata superata la soglia di 82 milioni di euro raccolti mediante le piattaforme di equity crowdfunding online. Inoltre, si stima che le campagne censite in totale nel 2018 sono state 170.

Come investire in cambio di azioni? Sono previste una serie di procedure, a cui fanno capo alcune valutazioni da cui chi ha intenzione di sperimentare questa nuova modalità di raccolta fondi non può esimersi.

Procedure e requisiti per finanziare le Startup

 

In primo luogo bisogna esaminare la startup in cui si intende investire: va prestata attenzione al modello di business, se esso sia scalabile e ripetibile, se – in poche parole – funziona. Accanto al business model, non va sottovalutata l’importanza di un team motivato. 

Una volta compiuta quest’analisi, è necessario rivolgersi a un portale di intermediazione autorizzato, cioè registrato sul sito della Consob. Dopo essersi iscritto al portale e aver fornito una serie di dati personali, l’investitore potrà navigare tra le varie offerte presenti online sulla piattaforma. 

Sulla pagina, infatti, saranno visibili tutte le campagne e, per ognuna di esse, è possibile consultare nel dettaglio la descrizione delle attività della startup o pmi, i traguardi raggiunti, quelli prefissati e gli scopi che intende perseguire grazie al finanziamento. 

Dopodichè, è il momento di verificare se si è idonei all’investimento. Per farlo, è necessario compilare la documentazione, fornita direttamente sul portale di equity crowdfunding. Questa fase, infatti, riguarda il controllo dei requisiti richiesti per effettuare un investimento “ad alto rischio”

Una volta terminata con successo la verifica, è possibile procedere con l’investimento! Sarà sufficiente seguire le istruzioni della piattaforma. 

 

Le piattaforme di Equity Crowdfunding

A questo punto sorge spontanea una domanda: quali sono le piattaforme di equity crowdfunding più gettonato, alle quali affidarsi senza problemi?

Tra le tantissime esistenti online, spicca Mamacrowd, che fino allo scorso giugno 2019 aveva già raccolto 22 milioni di euro. Immediatamente dopo troviamo Crowdfundme, che si distingue per il maggior numero di campagne online, per cui alla stessa data toccava quasi i 15 milioni di euro raccolti. Infine, merita di essere menzionata Walliance, specializzata per il crowdfunding immobiliare, che a fine giugno aveva già superato gli 11 milioni di euro. 

 

Equity Crowdfunding per PMI

Abbiamo parlato anche di PMI. Da gennaio 2019 è stata estesa, infatti, anche a queste ultime la possibilità di ricorrere alla nuova modalità di raccolta fondi. Gradualmente la normativa di riferimento, che inizialmente si rivolgeva solo alle Pmi innovative, ha finito con il comprendere tutte le piccole e medie imprese (cioè quelle con meno di 250 dipendenti).

Secondo le statistiche, in Italia le Pmi sono circa 760mila e corrispondono al 76% del totale delle imprese esistenti in tutta la penisola. La loro crescita è pari al +5,6% in media all’anno (Dati MarketWatch PMI, Banc Ifis Impresa). 

Valuta cosa fa per te tra lanciare una campagna per finanziare la tua idea di business oppure investire in una Startup che ha tutti i requisiti per inserirsi nel mercato. Contattaci per maggiori informazioni.

 


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