Over 10 years we help companies reach their financial and branding goals. Maxbizz is a values-driven consulting agency dedicated.

Gallery

Contact

+1-800-456-478-23

411 University St, Seattle

maxbizz@mail.com

Per effetto della c.d. direttiva ATAD, che nel nostro Paese è stata recepita dal D.Lgs. n. 142 del 2018 sono state introdotte diverse novità per quanto riguarda le Holding, in particolare quelle di tipo “industriale”. Ma cosa si intende per Holding Industriale? Sono semplicemente quelle società che “esercitano in via prevalente l’attività di assunzione di partecipazioni in soggetti diversi dagli intermediari finanziari.” 

Le Holding in questione vengono pertanto distinte da quelle di tipo finanziario che esercitano la medesima attività di acquisizione di partecipazioni, ma lo fanno prevalentemente nei confronti di intermediari finanziari.

Nuove Holding: cosa cambia?

Le citate novità normative hanno inciso sui presupposti previsti affinché una Società possa essere ritenuta una Holding industriale

Vecchi requisiti

  • Ultimi due esercizi chiusi:
    • Ammontare complessivo delle partecipazioni superiore al 50% del totale dell’attivo patrimoniale;
    • Ammontare complessivo dei ricavi prodotti dagli elementi dell’attivo di natura finanziaria superiore al 50% dei proventi complessivi.

Nuovi requisiti

  • Ultimo esercizio chiuso:
    • L’ammontare complessivo delle partecipazioni superiore al 50% del totale dell’attivo patrimoniale.

Si riduce pertanto ad un solo anno l’orizzonte temporale di riferimento e viene completamente eliminato l’aspetto economico a scapito di quello di tipo finanziario. 

Vi è come naturale conseguenza un aumento considerevole della platea delle Holding industriali che saranno obbligate all’invio delle comunicazioni dei rapporti finanziari all’Anagrafe tributaria.

 

Gli adempimenti 

A partire dal 2019, ovvero a seguito della verifica dei dati dell’ultimo Bilancio chiuso al 31.12.2018 (per i soggetti c.d. solari), le “nuove” HOLDING dovranno comunicare i rapporti partecipativi intrattenuti ed in essere alla data di chiusura dell’esercizio, nonché tutte le eventuali variazioni (cessioni e acquisizioni di partecipazioni) a partire dal 1° gennaio 2019.

Le difficoltà riscontrate in questi primi mesi sono state essenzialmente di carattere interpretativo della norma, ossia stabilire l’esatto momento da cui decorre l’obbligo di comunicazione

Si sono riscontrate, inoltre, diverse difficoltà operative nella trasmissione dei file di comunicazione e nell’accreditamento al canale di interscambio “SDI” dell’Agenzia delle Entrate.

 

Soluzioni

I primi dubbi relativi alle scadenze sono stati sciolti anche grazie a prese di posizioni ufficiali di associazioni di categoria come Assoholding, che hanno chiarito che le comunicazioni dovranno essere inviate entro il mese successivo a quello di approvazione del Bilancio nel quale si sono superati i citati limiti.

 

Per quanto riguarda le difficoltà operative lo Studio CFLC offre supporto: ti spieghiamo senza giri di parole gli adempimenti a cui procedere e ci occupiamo in prima persona della trasmissione dei documenti (e non solo!).

Ogni azienda ha esigenze diverse e richiede un approccio differente. Non esitare a contattarci per scoprire qual è la soluzione più adatta alla tua compagine societaria.  

Visita il sito ufficiale www.cflc.eu, dove puoi richiedere un preventivo gratuito o farti un’idea sui servizi di consulenza che offriamo.


Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *